Neuronev Complex


Composizione

Acido alfa lipoico

L’acido alfa lipoico (o acido tiottico) è una vitamina liposolubile molto piccola costituita da otto atomi di Carbonio e due di Zolfo, che esiste in natura sotto due forme, come disolfuro ciclico (forma ossidata) o come acido diidrolipoico a catena aperta con due gruppi sulfidrilici in posizione 6 ed 8, facilmente interconvertibili tramite reazioni redox. L’acido alfa lipoico è un cofattore fondamentale per il funzionameto di numerosi enzimi, in particolare per le deidrogenasi nell’organismo umano. L’acido alfa lipoico è sintetizzato autonomamente dal nostro organismo ma con il passare degli anni e con lo sviluppo di alcune neuropatie, la sua produzione diminuisce drasticamente. Le sue principali peculiarità sono:

    • Alta assorbibilità – Essendo una molecola di piccole dimensioni, viene facilmente assorbito e trasportato attraverso le membrane cellulari.
    • Versatilità – Esercita la sua attività sia nei compartimenti acquosi (citoplasma) che in quelli lipidici (membrana cellulare).
    • Potere antiossidante in entrambe le forme – Anche se la forma ridotta (acido diidrossi lipoico) risulta essere quella più attiva.
    • Ampio spettro di azione – È attivo verso numerose specie radicaliche (perossil, idrossil e perossi-nitrico, superossidi e idroperossidi).
    • Rafforza e completa le altre molecole antiossidanti del nostro organismo – Nella forma ridotta infatti l’acido alfa lipoico dona il suo elettrone alle forme ossidate e non più attive del Glutatione (glutatione disulfide) e di Vitamina C (acido deidroascorbico) rigenerandole rispettivamente a Glutatione ridotto e ad acido ascorbico. Queste molecole poi a loro volta sono in grado di riattivare altre molecole antiossidanti dalla forma ossidata a quella ridotta, il tutto con carattere di ciclicità per mantenere attivo e vivo il sistema.
    • Azione trofica e neurogenerativa – L’acido alfa lipoico riesce ad attraversare la barriera ematoencefalica e passare al cervello dove protegge i nervi dal danneggiamento e dalla degenerazione limitando i danni indotti dai radicali liberi. Secondariamente migliora la velocità di comunicazione nervosa ottimizzandone la funzionalità ed esercita un azione normalizzante sulla sensibilità nervosa, riducendo sia il dolore che la torpidità sensoriale.

Grazie a queste proprietà l’acido alfa lipoico risulta essere estremamente indispensabile al nostro organismo per contrastare i danni associati alla formazione dei radicali liberi, e associato al complesso polivitaminico del gruppo B, rappresenta un notevole aiuto nei disturbi connessi a fenomeni ossidativi di natura ambientale, iatrogena, alimentare o conseguenti a patologie.

L-Acetil carnitina

È l’estere trimetilato della L-carnitina che si forma, a livello mitocondriale delle cellule epatiche, renali e cerebrali, attraverso una reazione di acetilazione reversibile della carnitina catalizzata dall’enzima acetil-carnitina transferasi. L-acetil-carnitina è in grado di attraversare facilmente la membrana mitocondriale, e rigenerare per scopi ossidativi la L-carnitina tramite la cessione del gruppo acetilico, potenziando in questo modo il metabolismo lipidico. L’acetil carnitina svolge quindi un ruolo indispensabile per il corretto metabolismo energetico cellulare e trasmettitoriale a livello del Sistema Nervoso Centrale. Rappresenta infatti una forma di immagazzinamento di gruppi acetilici che possono essere associati con il Coenzima A, necessario ad innescare il ciclo di Krebs, intervenendo quindi anche nel metabolismo glucidico.
In condizioni patologiche l’Acetil carnitina risulta essere un valido fattore di protezione per le cellule del Sistema Nervoso Centrale e Periferico e per i suoi organuli, soprattutto il mitocondrio, ma anche un ottimo elemento trofico ad azione neuro-riparativa per il ripristino dell’integrità cellulare. Promuove infatti il recupero post-lesionale attraverso una migliore utilizzazione cellulare del NGF (Neuronal Growth Factor o Fattore di Crescita Neuronale); un incremento della produzione di ATP senza il quale non potrebbero avere luogo i meccanismi riparativi; un incremento della neosintesi di fosfolipidi per la costruzione di membrane.