Renidol


Composizione


Estratti da Capsico

Si ricavano dalla pianta Capsicum frutescens che produce bacche verdi ricche di semi, i cui frutti maturi sono comunemente chiamati peperoncini. Il peperoncino maturo è particolarmente ricco di acido ascorbico, carotenoidi, niacina (o vitamina PP) e di alcuni sali minerali (K, Ca, P). In esso si trova una sostanza dotata di interessanti attività fitoterapeutiche, la capsaicina, nota per le sue proprietà rubefacenti, antiossidanti ed antibatteriche. Insieme all’effetto rubefacinete, che si esplica con aumento della vasodilatazione locale, la capsaicina possiede anche un effetto dapprima doloroso (per il bruciore) e poi analgesico. Una volta applicata, la capsaicina induce il rilascio di neurotrasmettitori dolorifici dalle terminazioni nervose locali determinando il tipico bruciore. Dopo alcune applicazioni questa sensazione svanisce in quanto i nervi perdono la sensibilità nei confronti della sostanza, determinando una ridotta percezione del dolore. L’azione antalgica della capsaicina è dovuta quindi alla sua capacità di interferire con i nervi sensoriali cutanei nella trasmissione dello stimolo doloroso.

Metil Nicotinato

È l’estere metilico dell’acido nicotinico, utilizzato principalmente a livello topico per il trattamento di disordini vascolari ed infiammazioni osteo-articolari. Esercita un’azione rubefacente che si esplica mediante il richiamo di sangue nel microcircolo degli strati più superficiali della pelle, con aumento della vascolarizzazione e sviluppo di calore sulla parte trattata, per cui si allevia l’infiammazione negli strati sottostanti grazie alla sottrazione di sangue. Per la sua azione decontratturante, favorisce la risoluzione della contrattura e della rigidità muscolare e per la sua azione vasodilatatrice periferica facilita, attraverso l’aumento della vascolarizzazione locale, la penetrazione transcutanea delle altre sostanze presenti nella crema.

Metil salicilato

È l’estere metilico dell’acido acetil salicilico che si ottiene principalmente dalla foglie e dalla corteccia della Gaultheria procumbens, delle betulle e dei pioppi. Appartiene alla categoria degli analgesici topici e viene solitamente utilizzato per il trattamento sintomatico delle manifestazioni dolorose articolari e muscolari per la sua attività antireumatica. Esso infatti blocca la sintesi delle PGE2 per interferenza con l’enzima prostaglandino sintetasi.

Acido glicirretico

È un acido triterpenico pentaciclico che si ricava dalla pianta della liquirizia, Glycyrrhiza glabra. Ha una struttura complessa che comprende una frazione con attività cortison-simile ma priva degli effetti collaterali e dei rischi legati all’uso dei cortisonici. L’acido glicirretico esercita un’azione antiinfiammatoria sia potenziando indirettamente i corticosteroidi endogeni, mediante un rallentamento del loro catabolismo, sia attraverso l’inibizione della produzione dei radicali liberi dell’ossigeno, potenti agenti flogogeni, da parte dei granulociti neutrofili. Esercita anche un’azione protettiva sulla cute e un’azione antiallergica inibendo il rilascio di istamina, leucotrieni, PGE2 e bradichinina.

Estratti da Harpagophytum procumbens (Artiglio del Diavolo)

È una pianta ricca di sostanze iridoidi, ossia monoterpeni esistenti generalmente sottoforma di glucosidi, il cui costituente principale è rappresentato dall’arpagoside. Esso possiede un’elevata azione antiinfiammatoria e analgesica che si esplica attraverso l’inibizione della sintesi di PGE2 e dell’Ossido Nitrico (NO), quindi è ben indicato per tutte le forme dolorose artroreumatiche.

Allantoina

È un derivato purinico (formula C4H6N4O3) prodotto finale dell’ossidazione dell’acido urico, catalizzata dagli enzimi urato-ossidasi e 5-idrossiurato idrolasi. L’allantoina si trova in natura nella pianta Symphytum officinale L., ma solitamente si utilizza quella di sintesi, soprattutto per la sua attività idratante, lenitiva, riepitelizzante e anti-irritante. L’azione idratante e lenitiva si esplica attraverso una modifica delle caratteristiche della barriera cutanea, aumentando la capacità dei corneociti di imprigionare l’acqua e riducendo la perdita di acqua per via transepidermica. L’azione esfoliante e riepitelizzante si esplica grazie alla sua attività cheratolitica, allentando le connessioni intracellulari tra i corneociti.